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Autore V per Vendetta
liliangish

Reg.: 23 Giu 2002
Messaggi: 10879
Da: Matera (MT)
Inviato: 20-03-2006 00:09  
quote:
In data 2006-03-19 23:52, Petrus scrive:
la finitre co ste menate sul fumetto?




no.
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Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
Inviato: 20-03-2006 00:11  
addio
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"Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate"

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Bash84

Reg.: 28 Dic 2005
Messaggi: 446
Da: Ascoli Piceno (AP)
Inviato: 20-03-2006 16:22  
Io non ho mai letto il fumetto ancora, e vedendo il film mi è venuta una voglia immensa di farlo. In un certo modo la ritengo una fortuna, perché ho potuto evitare di guardarlo con delle aspettative ben precise e giudicarlo infine senza esigenze comparative. Ma una comparazione è comunque necessaria (soprattutto parlando di un film in cui si ripete spesso che nulla è casuale) nei confronti di un altro film: 1984 di Michael Radford (del 1984, qualcuno l’ha già citato). Il film tratto dal romanzo di Orwell si apriva con una frase dell’autore: “Chi controlla il passato controlla il futuro, chi controlla il presente controlla il passato”. Questa è la sintesi della perfezione del sistema totalitario, il controllo totale e inattaccabile, senza speranza alcuna. V per vendetta rappresenta invece la crisi del sistema. Il faccione del primo cancelliere su schermi giganti, che emerge nelle strade e nelle case su ogni quadro o manifesto è in breve lo stesso del grande fratello, e all’inizio di 1984 la voce registrata di un individuo etichettato come traditore mette in guardia il popolo: “E’ il governo che bombarda le vostre città, non un fantomatico nemico!”, lo stesso uso mediatico del delitto e del terrore presente inV.
Se poi nulla è casuale certamente non può esserlo l’inversione di ruolo di elementi presenti in entrambi i film: può essere un caso che John Hurt interpreti in due film così vicini il ruolo della “vittima e del carnefice”? Mentre la V che ora è il simbolo dell’insurrezione ed era in 1984 nel logo dell’INGSOC? C’è ora da chiedersi se questa specularità sia solo un gioco o abbia un significato preciso. Una critica che era sbocciata in me su questo film riguardava ancora la comparazione con 1984: infatti in questo i personaggi grazie ad un sapiente uso della fotografia e del trucco apparivano sempre come appena usciti da un lager, anche nelle loro vite quotidiane, mentre in V i corpi, anche allo sfascio nelle fosse comuni appaiono belli e armonici, senza quella crudezza esasperata, al massimo con qualche piaga appiccicata sulla fronte. Anche la vita quotidiana non ha quella decadenza, quel languore esasperato che caratterizzava 1984. All’inizio avevo pensato ad una mancanza, ad un non essere all’altezza della situazione trattata ma poi ho capito che la differenza formale tra le due opere corrispondeva ad una differenza tematica: il mondo di 1984 è un mondo limite, in V invece si è cercato di creare una situazione in cui lo spettatore potesse in qualche modo riconoscere una realtà conforme e conseguente alla propria, la tranquillità pacifica e in realtà illusoria, racchiusa in pareti di paura, l’informazione allarmista e tranquillizzante allo stesso tempo, un governo carceriere che si appella paradossalmente alla difesa della libertà ed a valori religiosi. Il mondo di v è il nostro mondo, ed ora anche se è scontato sottolineare la carica critica di questo film, devo ammettere che sono rimasto colpito dal suo estremismo e dalla sua vicinanza all’attualità.
Ma non ho amato V. solo per questo, l’ho trovato un film estremamente coinvolgente ed equilibrato nel suo alternarsi di momenti riflessivi e di tensione, un capolavoro epico gonfio di suggestioni. Il personaggio di V è perfetto, è l’unico eroe che ricordi che non tolga la maschera per tutto l’arco del film, la sua verbosità (una verbosità grandiosa) estremamente teatrale lascia trasparire raramente la persona sotto la maschera, una persona che non esiste più se non come corpo pianificatore di un idea e che ha il coraggio di riemergere solo nel finale. La stessa storia di V non ci indica nulla sulla sua personalità, ha senso solo in quanto fucina in cui l’idea stessa fu formata. Ed è ancora il gran finale con la sfilata delle maschere ad aprire uno scatenarsi di analogie poetiche tra ideale, collettività e individuo, vivi e morti. La tragicità e la comicità dialogano nel film catalizzandosi nella figura stessa di V, che si scontra con la descrizione degli altri personaggi, che profondamente traccia infinite sfumature tra carnefici e vittime. Ultima cosa, non so se il fumetto sia davvero tanto superiore al film (paragonare due forme di arte diverse è sempre rischioso), ma una cosa che il fumetto non ci potrà mai dare è la vibrazione che ci investe al cinema quando un palazzo esplode sotto la direzione d’orchestra di V e la musica eroica dell’overture 1812 di Tchaycovsky... Ne abbiamo visti davvero tanti di monumenti che esplodono nei colossal fantascientifici degli ultimi 10 anni, forse troppi, ma mai come questi. Quando ho visto il parlamento esplodere, comprimendo tutte le tensioni del film in quell’unico momento catartico, mi sono sentito davvero esaltato!

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Cosa puoi perdonare ad un essere perfetto?

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8ghtBall

Reg.: 04 Feb 2004
Messaggi: 6807
Da: Cesena (FO)
Inviato: 20-03-2006 17:48  
quote:
In data 2006-03-20 16:22, Bash84 scrive:
Ed è ancora il gran finale con la sfilata delle maschere ad aprire uno scatenarsi di analogie poetiche tra ideale, collettività e individuo, vivi e morti


Già...
Una cosa interessante è questa "trovata"
Potrebbe essere altrettanto interessante parlare del suo significato e di come ognuno ha interpretato questa scena.
Per esempio vedere la maschera simbolo delle idee di V e della sua presa di coscienza potrebbe indicare una difussione di quest'ultima.
Questo ad una prima occhiata superficiale.
Voi che dite?
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kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 20-03-2006 19:12  
quote:
In data 2006-03-20 16:22, Bash84 scrive:
Io non ho mai letto il fumetto ancora, e vedendo il film mi è venuta una voglia immensa di farlo. In un certo modo la ritengo una fortuna, perché ho potuto evitare di guardarlo con delle aspettative ben precise e giudicarlo infine senza esigenze comparative.



hai ragione
sono sempre più convinto che per giudicare al meglio un'opera tratta da fumetti o libri è meglio non aver già letto (e amato) gli originali. spesso si finisce per essere troppo severi nei giudizi o peggio di sbagliare completamente l'approccio al film.

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bunch311

Reg.: 20 Gen 2005
Messaggi: 430
Da: roma (RM)
Inviato: 20-03-2006 19:39  
quote:
In data 2006-03-20 17:48, 8ghtBall scrive:
quote:
In data 2006-03-20 16:22, Bash84 scrive:
Ed è ancora il gran finale con la sfilata delle maschere ad aprire uno scatenarsi di analogie poetiche tra ideale, collettività e individuo, vivi e morti


Già...
Una cosa interessante è questa "trovata"
Potrebbe essere altrettanto interessante parlare del suo significato e di come ognuno ha interpretato questa scena.
Per esempio vedere la maschera simbolo delle idee di V e della sua presa di coscienza potrebbe indicare una difussione di quest'ultima.
Questo ad una prima occhiata superficiale.
Voi che dite?


si è proprio questo.film banalotto,che rispolvera anche la leggenda del re pescatore nel passaggio di verità,luce,giustizia da un personaggio traghettatore ad un altro,con la morte del primo.Il film purtroppo sembra più che altro sfruttare il terrorismo,l'allarmismo e il complottivismo che dall 11 settembre si sono impadroniti del nostro quotidiano.Troppo facile schierarsi a favore delle minoranze,ritrovarsi tra quei cittadini e indossare un maschera per cambiare il mondo.Se davvero avete voglia di vedere rivoluzione,sovversione,possibilità di andare al di là del bene e del male per un ideale allora guardatevi Apocalyspe now perchè quella è l'apocalisse questo è un filmetto che può tutto al più divertire,anche se a parer mio non riesce neanche in questo
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"tutti sognamo di tornare bambini,anche i peggiori di noi,anzi forse loro lo sognano più di tutti" il mucchio selvaggio

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Bash84

Reg.: 28 Dic 2005
Messaggi: 446
Da: Ascoli Piceno (AP)
Inviato: 20-03-2006 22:08  
quote:
In data 2006-03-20 17:48, 8ghtBall scrive:
quote:
In data 2006-03-20 16:22, Bash84 scrive:
Ed è ancora il gran finale con la sfilata delle maschere ad aprire uno scatenarsi di analogie poetiche tra ideale, collettività e individuo, vivi e morti


Già...
Una cosa interessante è questa "trovata"
Potrebbe essere altrettanto interessante parlare del suo significato e di come ognuno ha interpretato questa scena.
Per esempio vedere la maschera simbolo delle idee di V e della sua presa di coscienza potrebbe indicare una difussione di quest'ultima.
Questo ad una prima occhiata superficiale.
Voi che dite?




Per me la maschera rappresnta l'idea dietro la quale il protagonista si eclissa, l'idea si diffonde nel popolo come a dire "se volete colpire questa idea dovrete colpirci tutti", l'idea è al di sopra dell'essere umano e nella sua vendetta V arriva a sopraffare i suoi sentimenti di pietà in nome della coerenza a ciò che la sua maschera rappresenta (l'uccisione della dottoressa pentita).
L'uomo mascherato che grida "anarchia" mentre fa una rapina rappresenta il lato oscuro di chi dietro l'idea si nasconde per perpetrare i suoi delitti (la rivoluzione non può essere senza macchie). Nel finale tutti si tolgono le maschere ed in mezzo a loro vediamo personaggi che sono morti. Questo vuol dire forse che da un lato l'idea rivoluzionaria è compiuta, V scompare (programmaticamente) allo scoccare di questo compimento, del quale ha vissuto in funzione, il resto ciò che verrà dopo non lo riguarda, lo costruiranno i posteri, è un'altra storia, altre idee. Un'altra interpretazione (compatibile): le maschere si levano mostrando che se l'idea è al di sopra del singolo, essa non può essere se non grazie allo sforzo di quanti l'hanno portata avanti, anche morendo per lei, ecco perchè V è tutti loro, e quando la maschera cade sotto non c'è un volto, ce ne sono migliaia. Queste sono possibili interpretazioni...
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Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
Inviato: 21-03-2006 00:13  
quote:
In data 2006-03-20 17:48, 8ghtBall scrive:
quote:
In data 2006-03-20 16:22, Bash84 scrive:
Ed è ancora il gran finale con la sfilata delle maschere ad aprire uno scatenarsi di analogie poetiche tra ideale, collettività e individuo, vivi e morti


Già...
Una cosa interessante è questa "trovata"
Potrebbe essere altrettanto interessante parlare del suo significato e di come ognuno ha interpretato questa scena.
Per esempio vedere la maschera simbolo delle idee di V e della sua presa di coscienza potrebbe indicare una difussione di quest'ultima.
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Voi che dite?




ma il simbolismo di quella scena è totale e totalizzante
hai mica notato di chi sono i volti una volta sfilate le maschere?
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Endyamon

Reg.: 13 Nov 2002
Messaggi: 354
Da: trento (TN)
Inviato: 21-03-2006 01:00  
Ho amato il fumetto e nello stesso modo il film. Non è perfetto, ma il secondo tempo è da antologia (Valerie, l'avvento del Regime, la rinascita di Evey, Victoria Station Showdown, il Gran Finale).
E in lingua originale deve essere ancora meglio, V non era male in italiano ma Weaving è insostituibile.
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Awake Queen of Agamemnon, rise from thy sleep
Cry the Morning Song of Victory,
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The God of Fire proclaims it so

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liliangish

Reg.: 23 Giu 2002
Messaggi: 10879
Da: Matera (MT)
Inviato: 21-03-2006 01:03  
non era male? caz,era Gabriele Lavia...
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Endyamon

Reg.: 13 Nov 2002
Messaggi: 354
Da: trento (TN)
Inviato: 21-03-2006 01:15  
Lo so, ma sono troppo abituato alla voce di Weaving.
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8ghtBall

Reg.: 04 Feb 2004
Messaggi: 6807
Da: Cesena (FO)
Inviato: 21-03-2006 15:11  
quote:
In data 2006-03-21 00:13, Petrus scrive:
quote:
In data 2006-03-20 17:48, 8ghtBall scrive:
quote:
In data 2006-03-20 16:22, Bash84 scrive:
Ed è ancora il gran finale con la sfilata delle maschere ad aprire uno scatenarsi di analogie poetiche tra ideale, collettività e individuo, vivi e morti


Già...
Una cosa interessante è questa "trovata"
Potrebbe essere altrettanto interessante parlare del suo significato e di come ognuno ha interpretato questa scena.
Per esempio vedere la maschera simbolo delle idee di V e della sua presa di coscienza potrebbe indicare una difussione di quest'ultima.
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ma il simbolismo di quella scena è totale e totalizzante
hai mica notato di chi sono i volti una volta sfilate le maschere?



si , l'ho notato
Infatti il mio discorso potrebbe proseguire da dove l'ho lasciato.
Percorrendo la strada imboccata da Bash.
Anche lui , Bash , l'ha notato.
Dietro le maschere ci sono i sacrifici.

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Nessuna poesia scritta da bevitori d'acqua può piacere a lungo. Da quando Bacco ha arruolato poeti, le dolci Muse san sempre di vini al mattino


[ Questo messaggio è stato modificato da: 8ghtBall il 21-03-2006 alle 15:14 ]

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8ghtBall

Reg.: 04 Feb 2004
Messaggi: 6807
Da: Cesena (FO)
Inviato: 21-03-2006 18:36  
Questa sera torno al cinema a riguardarmi il film, oh.
Voglio proprio vedere una cosa...
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cabal22

Reg.: 15 Mar 2006
Messaggi: 2812
Da: Livorno (LI)
Inviato: 21-03-2006 19:00  
Io lo voglio andare a veder domani.
Quello che ho sentito fin'ora su questo film mi ha decisamente intrigato parecchio.

Anche se non ero minimamente a conoscenza dell'esistenza del fumetto di V, 1984 di Orwell è sempre stato per me come un vademecum per mezzo del quale rimanere cosciente sul pericolo della "democrazia totalitaria" che incombe sul mondo moderno.

Non addormentiamoci.

http://www.piccolocinema.it/test/common/libriLeggi.php?id_rec_libro=15
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I am the Nemesis. I am the Warlock. The Lord of the flies. The shape of things to come. The one who waits on the edge of your dreams.

Visita il nuovo Piccolo Cinema Indipendente!!!

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Bash84

Reg.: 28 Dic 2005
Messaggi: 446
Da: Ascoli Piceno (AP)
Inviato: 21-03-2006 20:30  
quote:
In data 2006-03-21 18:36, 8ghtBall scrive:
Questa sera torno al cinema a riguardarmi il film, oh.
Voglio proprio vedere una cosa...




Dev'essere un bel dubbio se da solo vale il prezzo del biglietto! Mi raccomando facci sapere!
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